Tanto tempo fa, a Napoli, c’era una prigione dove venivano mandati i criminali più terribili e temuti. L’edificio era collegato al mare tramite una serie di canali sotterranei, riempiti d’acqua fino all’orlo. Questi canali non potevano costituire una via di fuga per i prigionieri, perché non era possibile percorrerli nuotando per tutta la loro lunghezza senza affogare.